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Profili, ruoli, responsabilità e tendenze
dell'Ingegnere Gestionale.
Luglio 2006
Fabrizio Gariano,
laureato nel 1996.
Attualmente Senior Supply Project Manager Diageo.
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Mi
sono iscritto ad Ingegneria Gestionale perché ero affascinato dalla
professione dell'ingegnere e nello stesso tempo volevo intraprendere
un'attività che mi desse in breve tempo il massimo ritorno
sull'investimento! Dopo aver terminato il corso ho svolto per un
anno il servizio di leva nell'Arma dei Carabinieri, subito dopo ho
lavorato per più di tre anni nell'industria automotive, prima in
Magneti Marelli dove mi occupavo di Business Development nell'area
dei lubrificanti per il mercato europeo, poi sono passato in Lear
Corporation dove mi sono occupato, all'interno di un team
interfunzionale, di vendita di progetti per lo sviluppo di
componenti dedicati ai nuovi modelli di Fiat e Iveco. Quest'ultima
esperienza e' stata molto formativa per sviluppare delle competenze
nell'area di sviluppo prodotti e nella gestione costi/investimenti
in un settore ad elevata pressione sui costi come era già a fine
anni '90 l'industria delle auto di gamma medio/bassa. Dopo questa
esperienza ho deciso di intraprendere una nuova avventura e quindi
sono andato a Dublino per frequentare un MBA. Ho lasciato il lavoro
e grazie ad un finanziamento ottenuto da una banca sono partito per
l'Irlanda per imparare a fare il manager mettendomi in gioco e
investendo sulla mia professionalità. Al termine del Master ho
lavorato come consulente su un progetto di Business Development per
alcuni mercati esteri presso una azienda irlandese che opera nel
settore dei prodotti alcolici, mi sono trasferito per 6 mesi nella
zona di Alba dove l'azienda aveva una filiale, qui mi sono
innamorato della mia fidanzata e delle colline delle Langhe...
Ovviamente l'avventura non finisce qui, c'è stato ancora tempo per
farsi un'esperienza nel Marketing nell'industria farmaceutica
lavorando per tre anni in Eli Lilly a Firenze e per decidere di
rientrare finalmente a casa a luglio 2004. Da allora opero in Diageo,
leader mondiale nell'industria dei prodotti alcolici, come Supply
Project Manager su progetti di sviluppo nuovo prodotto. Tra le varie
attività questo ruolo prevede l'identificazione dei siti produttivi
più idonei a livello mondiale per la produzione di nuovi prodotti
(eventualmente valutando le opzioni make or buy), analisi degli
investimenti e selezione di quelli più opportuni utilizzando
tecniche finanziarie (NPV, Pay Back,..). |
Gianmarco
Montanari,
laureato nel 1997.
Attualmente Senior Manager A&G Management Consulting, Torino.
Invia una E-Mail
A
due mesi dal diploma Scientifico nel lontano aprile 1991 cominciavo
a chiedermi cosa fare da grande quando lessi sulla Stampa che al
Politecnico di Torino Umberto Agnelli, il rettore Zich ed un certo
prof. Rossetto presentavano in aula magna un nuovo corso di studi;
decisi che poteva essere una buona occasione per vedere il Poli da
vicino e partecipai. Il problema della scelta finì quel pomeriggio:
il mio futuro era evidente, sarei diventato un Gestionale!
Guardandomi indietro non posso che confermare tale scelta poiché
molte delle cose interessanti che ho avuto modo di fare sono legate
anche a quel lontano pomeriggio. Ho avuto modo di studiare ad
Eindhoven in Olanda in una della Industrial Engineering School più
antiche e prestigiose d’Europa, di essere socio fondatore, nonché
attivista sfrenato di AIGest Studenti prima e di AIGest Laureati
poi. Quindi una volta laureato dopo un breve master in “Project
Management” presso l’AMMA di Torino sono diventato Controller, ruolo
che meglio ritenevo mi permettesse di comprendere i principali
driver aziendali, della divisione italiana di Rieter Automotive
aprendo la strada ai numerosi gestionali poi assunti negli anni, tra
cui l’attuale Responsabile Sistemi Informativi: l’amico Davide
Martin. Dopo l’esperienza industriale ho deciso di avviarmi sulla
strada della consulenza di direzione, ed è stato gran amore, la
possibilità di dare libero sfogo alle proprie curiosità
professionali, l’opportunità di spaziare su problematiche, settori,
realtà diverse. Una grandissima esperienza in cui l’approccio, la
flessibilità, la metodologia, l’ampiezza di vedute e di tematiche
acquisite nel percorso di studi sono state un’ottima base su cui
lavorare, aggiungendo negli anni studi di specializzazione
all’estero dall’INSEAD di Parigi alla Columbia University di New
York. Anche questa è stata una scelta azzeccata che mi ha permesso
di crescere molto in esperienza, professionalità, personalità e non
ultimo carriera diventando dirigente nel 2001 a 29 anni. Diciamo che
non c’è stato molto tempo per annoiarsi, esattamente come sui banchi
del Poli. |
Maurizio Sciandra,
laureato nel 1995.
Attualmente Ford Account Manager presso Autodie International
(Gruppo COMAU).
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Mi
sono laureato nel 1995 con tesi sulla logistica eseguita presso
l’IVECO. L’esperienza maturata durante questo progetto è stata
determinante per ottenere da subito l’assunzione in COMAU nella
Divisione Ingegneria. Le tesi eseguite presso le aziende sono
fondamentali per farsi conoscere all’esterno e agevolare future
assunzioni. Nei primi tre anni mi sono occupato di logistica negli
studi di fattibilità per nuovi stabilimenti e linee di produzione,
con viaggi frequenti presso clienti in Inghilterra (Jaguar), USA (General
Motors), Corea (Hyundai). Nel 1998 sono passato alla Divisione
Stampi in fase di espansione. Non è stato facile lasciare un settore
in cui mi sentivo ormai un esperto per ricominciare da zero in una
nuovo settore produttivo, ma il background universitario mi ha
aiutato molto nella capacità di adattarmi a nuovi argomenti,
imparare velocemente e affrontare nuove sfide con flessibilità.
Quando COMAU ha comprato PICO (maggiore concorrente americano), nel
2000 mi è stato chiesto di trasferirmi (con moglie e figlia in
fasce) in Michigan per agevolare l’integrazione con l’Italia e
occuparmi di progetti in comune. Dovevo rimanere due anni, ma ora
sono qui da cinque, passando da Project Manager a Ford Account
Manager. L’esperienza non è facile ma molto stimolante e devo
confessare che il nostro bagaglio tecnico e culturale da Ing.
Gestionale non ha nulla da invidiare a colleghi usciti dalle
migliori università americane. |
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