Non è un caso che il Politecnico
di Torino, nell'ambito della recente autonomia universitaria
ed essendo ormai varata la riforma degli studi di Ingegneria, abbia
attivato la Scuola
Politecnica in Economia e Organizzazione "VilfredoPareto".
La nascita della Scuola costituisce infatti l'atto formale della
definitiva riappropriazione, da parte degli studi di ingegneria,
delle tematiche economico-organizzative, che sempre hanno
pervaso la pratica professionale degli ingegneri e che soltanto
l'accademia aveva relegato in posizione ancillare nei curricula
studiorum.
Se,
peraltro, la Scuola rispondesse al solo desiderio di un recupero
formale di spazi culturali, la sua nascita rischierebbe di essere
sterile: essa è stata invece progettata per rispondere ad
una duplice, concreta esigenza. Da un lato, essa è chiamata
a svolgere un ruolo di servizio nei confronti delle altre Facoltà
del Politecnico, assicurando sia l'erogazione di insegnamenti di
taglio economico-organizzativo nell'ambito dei loro Corsi di laurea
di primo livello, sia l'attivazione e la conduzione del Corso
di laurea di secondo livello in Ingegneria Gestionale, accessibile
a tutti i laureati di primo livello che intendano specializzarsi
in questo settore. La Scuola, d'altro canto, ha il compito istituzionale
di progettare, attivare e gestire Corsi di laurea di primo livello,
rispondenti a precise e nuove necessità del mercato del lavoro.
La progettazione di tali Corsi è certamente un impegno tra
i più difficili che la Scuola ha affrontato, perché
ha richiesto un sostanziale apporto di competenze esterne all'ambiente
accademico e perché ha imposto una radicale rivisitazione
delle modalità di insegnamento per rendere la didattica più
efficiente e i suoi risultati più rispondenti alle attese
da parte aziendale.
Di qui il rinnovato, più stretto e duraturo rapporto con
l'ambiente imprenditoriale, al fine di poter, insieme, perfezionare
gli obiettivi e condividere le scelte del processo formativo, scegliendo
anche le modalità di erogazione della didattica e di valutazione
dei risultati.
In tale spirito è stato costituito il Comitato di consultazione
della Scuola di cui fanno parte rappresentanti di primarie imprese
appartenenti ad entrambe le aree della produzione e dei servizi.
Tale Comitato ha partecipato alla progettazione dei Corsi di Studio
di primo livello offerti dalla Scuola.
La Scuola, oltre a farsi carico del Corso di laurea in Ingegneria
Gestionale (vecchio ordinamento), gestisce entrambi i livelli di
laurea previsti dalla riforma universitaria, nonché, prospetticamente,
i Master ad essi collegati.
Nel segmento delle lauree di primo livello (triennali), propone
i Corsi in "Ingegneria Logistica e della Produzione"
ed in "Organizzazione". Entrambi i Corsi di primo
livello, pur se con finalità diverse, hanno una forte caratura
professionale e sono caratterizzati da una marcata trasversalità
culturale, distinguendosi così dai Corsi offerti dalle altre
Facoltà di Ingegneria. La loro didattica è impostata
in modo da fornire, oltre alle nozioni ingegneristiche di base,
conoscenze sulle tematiche ricorrenti e sugli strumenti impiegati
nella pratica.
Per il secondo livello la Scuola offre la laurea specialistica in
"Ingegneria Gestionale" alla quale potranno accedere
tutti i laureati di primo livello in Ingegneria. Una tale soluzione,
unica nel panorama universitario italiano, permette di innestare,
su basi tecniche differenziate e specializzate, una formazione di
alto profilo nelle scienze economico-organizzative.
La soluzione adottata, grazie ad una prima parte comune ed alla
successiva articolazione del Corso in orientamenti, consente di
mirare la formazione gestionale sulle problematiche tipiche delle
diverse discipline tecnologiche di provenienza.
Il risultato atteso è una migliore e più variegata
caratterizzazione dell'Ingegnere Gestionale e, quindi, il potenziamento
dei pregi di tale figura. |